domenica 30 novembre 2008

Fango, smalta e paciugo


Di montare oggi non se ne parlava, troppo bagnato ovunque e anche nel paddock si va giù trenta centimetri, non ho potuto fare la solita passeggiatina col bestione sotto il frutteto perchè avrei sicuramente perso gli stivali. Ma a lui non garbava mica tanto: dopo la strigliata, il pedicure, una brucatina e la merenda a base di finocchi (altro che raccolta differenziata dell'umido, tutti gli scarti vegetali li porto al mio porcellone che non sottilizza per nulla e sbafa anche quello che la Vanì avrebbe sicuramente avanzato, come i finocchi appunto che alla morellona non piacevano per niente) gli mancava qualcosa, e allora ha provato a convincermi: s'è incamminato verso il frutteto, ogni tanto si girava col testone alto e soffiava forte dal naso come per dirmi "Vieni allora? dai che andiamo, su!" e poi si girava deciso e faceva altri sue passi verso l'avventuroso mondo là sotto le prugne, e poi ancora fermo e si gira e mi aspetta e "Guarda, guarda là in fondo cosa c'è, andiamo!". Proprio voleva portarmi là, sono arrivata sin dove c'era un minimo di terreno solido sotto la fanghiglia ma poi ho dovuto lasciar perdere, rimanevo scalza. Alla fine s'è convinto, è tornato indietro al cancello ma ancora non capiva come mai stasera niente passeggiatina. E' bello avere delle vecchie abitudini da condividere.

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