
Alle 10.30 di venerdì 28 novembre a Modena, nel "Tvajol ed Furmaiin", ci sarà una piccola cerimonia per ricordare una grande persona: Angelo Fortunato Formiggini. Nato nel 1878 da una famiglia dell'ottima borghesia modenese di origine ebrea, era una persona brillante, ironica e colta: editore raffinato, mente lucida, orizzonti ampi e occhio acuto non accettò l'indifferenza, l'ignavia, la vigliaccheria degli italiani e dei modenesi che non mossero un dito nè dissero una parola per opporsi alla vergogna delle leggi razziali volute da Mussolini e firmate da Vittorio Emanuele III. Per urlare la sua rabbia, per tirarsi fuori da una società che non riconosceva e non accettava più, per attirare l'attenzione sul problema e cercare di rompere la censura idiota del regime si gettò dalla Ghirlandina il 29 novembre del 1938. Non una parola dai "giornali" italiani, scrissero del suo gesto e delle nostre vergogne la stampa internazionale e i giornali antifascisti stampati all'estero.
E' una vergogna tacere di fronte ai crimini e alle ingiustizie, non bisogna dimenticarlo.
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