martedì 2 marzo 2010

Giovanni de' Medici, allevator frustrato.

Hristo Jivkov nel ruolo di Giovanni de’ Medici detto dalle Bande Nere ; il film è “Il mestiere delle armi”  di Ermanno Olmi.

Sono stata ripigliata dalla mia passione per il Rinascimento - ogni tanto ritorna, e mi ci tuffo sempre con entusiasmo. Stamattina parlando dei cavalli di quel periodo m'è tornato in mente un episodio riguardante Giovanni de' Medici, quello dalle Bande Nere. 
Come tantissimi altri anche lui si forniva presso le scuderie di Francesco Gonzaga, marchese di Mantova: erano le più famose d'Europa, con esemplari da corsa e da battaglia e un'aggiornata collezione di stalloni spagnoli, irlandesi, africani, turchi. Il Gonzaga infatti studiava incroci per migliorare i prodotti e intratteneva buone relazioni col Sultano per avere il meglio (tra quelli esportabili...) dei suoi allevamenti.
E Giovanni de' Medici pur di avere un puledro da uno degli stalloni mantovani mandò a Francesco una delle sue cavalle per farla coprire, senza dar troppo peso al fatto che il marchese Francesco aveva ottimi motivi per avercela su con lui e la sua famiglia (papa Leone , zio di Giovanni aveva appena fatto sloggiare sua figlia Elisabetta e il marito da Urbino, e Giovanni stesso aveva partecipato attivamente alla campagna militare contro il povero Francesco Maria della Rovere,  genero del Gonzaga). La faccia tosta di Giovanni venne ripagata dalla finezza del mantovano, che gli rimandò a casa la cavalla illibata scusandosi che "...la cavalla è restia, la razza non è quella che si converrebbe, e non abbiamo uno stallone adatto a lei".

10 commenti:

aldaniti ha detto...

Il film di Ermanno Olmi è bellissimo, nonostante come tutti i film ben fatti da registi con la R maiuscola vengono poco reclamizzati e fatti veedere in orari assurdi su RAITRE alle 2.00 di notte.

Maria Cristina Magri ha detto...

E' veramente un capolavoro: uno dei rari film che guardi perchè parlano di un personaggio che ti interessa, e che trovi ben fatti. Le atmosfere, i tempi, le sensazioni - sono esattamente quelle che immagino per quei tempi, e quelle persone.
Tutto diverso da Amici e il GF, vero?

aldaniti ha detto...

Io per fortuna ho messo la parabola e vedo su alcune televisioni in lingua spagnola vecchie serie televisive (Furia, Zorro) che mi ricordano la mia infanzia. Alcuni canali tematici ripropongono vecchie serie di quando eravamo bambini (Spazio 1999, I Promessi Sposi con Nino Castelnuovo e Paola Pitagora).
Forse chi confeziona programmi televisivi o serie televisive dovrebbe pensare più ai contenuti che a scenografie senza anima poetica e narrativa.

aldaniti ha detto...

Aldaniti e massimo sono la stessa persona.
Nel primo commento è venuto fuori il mio nome massimo per come la mia posta elettronica riconosce il nome di chi è il proprietario.
Aldaniti mi piace non perchè nasconde il mio vero nome ma per l'emozione che mi suscita questo meraviglioso steeplechase che ha dovuto lottare contro un destino avverso per ritagliarsi una vita da eroe ancora amato dopo trent'anni dal popolo inglese (e non solo).

Maria Cristina Magri ha detto...

Tranquillo Massimo, l'avevo capito dalla fotografia :-) buona giornata!

sfrisolo ha detto...

Gran film, con una fotografia stupenda.

Maria Cristina Magri ha detto...

Mi avete fatto venire vglia di rivederlo mannaggia...il guaio è che finisce male, non c'è rimedio, e Giovanni mio more :-(((((......

aldaniti ha detto...

Cara Cantalupo, di questo grande regista ti consiglio un altro grande film: IL SEGRETO DEL BOSCO VECCHIO (1993 o 1994) tratto da un romanzo di Dino Buzzati.
Per non dimenticare un film che mi ricorda gli anni giovanili: LA LEGGENDA DEL SANTO BEVITORE con un grande Rutger Hauer (mi sembra fine '88 o inizi '89).
Ciao da Aldaniti

Maria Cristina Magri ha detto...

Ma sai cosa sto leggendo adesso? La Marica di Radetzky, di Joseph Roth: quando si dice il caso :-)

aldaniti ha detto...

Pensa, stasera sono al corso di spagnolo con la lettura di EL SANTO BEBEDOR recuerdos de Joseph Roth_ traduzione in castellano (spagnolo delle scuole) da parte Nieves Trabanco.
Per fortuna sono in possesso di un DVD tradotto anche in lingua spagnola con annessi sottotitoli in spagnolo.

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