mercoledì 19 marzo 2008

Ancora Benigni, per un certo verso

Immagine di Il bambino di BuchenwaldIeri ho finito un libriccino, piccolo come dimensione ma denso in significati - la storia dell'unico bambino sopravissuto nel lager di Buchenwald. Nella versione romanzata è molto più nota, difatti da qui viene l'idea iniziale del bellissimo film di Benigni "La vita è bella" che però è, appunto, un film.
La storia vera di Jerzy è molto più incredibile, diversa dal film e da come ce la aspettiamo: come si dicono il padre del bambino e alcuni tedeschi prigionieri politici che li aiutarono a vivere "Non bisogna rinfacciare niente a nessuno, se non si è vissuta un'esperienza simile". Per inciso, mio nonno Obes è stato internato a Buchenwald come prigioniero di guerra dopo l'8 settembre 1943.

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