giovedì 6 marzo 2008

Senza parole?


Buongiorno, io sono di quelli che nitriscono e i parlanti mi chiamano Vasco. Sono un Tiro Pesante Rapido e lavoro coi ragazzi. Sì, i puledri dei parlanti, quelli lì che galoppano sempre pancia a terra facendo un sacco di confusione ma non scalciano, e a guardarli non ci si annoia mai. Ogni tanto li portiamo in giro a qualche Fiera, è sempre interessante: ce ne sono tanti altri come loro che stanno tutti stretti sulle gradinate, una fila dopo l’altra su verso l’alto, tutte intorno al nostro posto riservato che di solito è un quadrato molto ampio, recintato e con un buon fondo di sabbia, comodissimo da trottarci se ne abbiamo voglia. E son bene addestrati, sapete? quando lavoriamo coi nostri si zittiscono e non fanno rumore e alla fine battono le mani a tempo, tutti insieme, sono veramente bravissimi! Loro si chiamano uomini, ma ogni tanto usano anche parole diverse e potrei confondermi. Che noia queste parole, è così semplice non usarle: a dargli un nome mica cambiano le cose, son sempre quelle. Noi non le usiamo, vediamo quel che succede così com’è e ci basta, è importante quello che fai mica le parole col quale lo descrivi. Coi suoni esprimiamo le emozioni perchè quelle non si vedono ed è bello farle uscire ma per il resto è sufficiente fare, che bisogno c’è di raccontare? Ma parlavamo di uomini, il mio lo chiamano Silvia e stiamo sempre insieme. Parla poco, forse è per questo che mi piace tanto: mi fa muovere come piace a me, trotto e galoppo e inventa sempre qualche gioco nuovo per farmi sgranchire; mi prepara del lavoro da fare e questo mi fa sentire forte, se non potessi mai tirare un bell’attacco e non riuscissi a farlo come si deve mi sembrerebbe di essere morto. E’ puntuale per il fieno e la biada, si ricorda di farmi a tocchetti mele e carote e mi dà di quelle grattatine con la striglia che non vi di-hi-hi-hi-hi-cooooo…..wrufff, un Paradiso, veramente. Quando siamo via non mi lascia mai troppo in mezzo alla confusione, prepara ogni volta un box per me con tanta segatura morbida e asciutta dove posso riposarmi e stare tranquillo quando ne ho voglia. Sì, perché lei sembra che sappia quando sto bene fuori a vedere la gente e quando invece ho bisogno di stare in pace e anche se vi sembrerà sciocco ecco, io a volte ho davvero l’impressione che mi capisca: senza bisogno di parole.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non ce l'hai proprio fatta a resistere eh? SS

Maria Cristina Magri ha detto...

:-D temo di no.......la pasiensa non è il mio forte :-(

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