Andrea Mari era un professore di psichiatria celebre nel suo campo e stimatissimo ben oltre i confini della sua piccola città, Modena. Ma oltre a questo era anche un grande appassionato di cavalli, un ippofilo platonico che non avendo potuto frequentarli “dal vero” si sfogava collezionando e studiando libri di equitazione di ogni genere e di ogni epoca: ippologia, veterinaria, mascalcia, i classici e rarissimi maestri del cinquecento come i vignettisti inglesi più divertenti e conosciuti – cavalli visti da ogni punto di vista e da ogni angolazione, scelti senza pregiudizi né snobberie ma con tanta pazienza, cura e attenzione. Dopo la sua morte la figlia, generosa come il padre, ha donato tutti i libri alla Biblioteca Estense di Modena. Un bel giorno gli impiegati della Biblioteca si videro consegnare una serie di scatoloni con l’indicazioni chiara e precisa di destinare tutto il contenuto alla consultazione pubblica presso le Sale della Biblioteca stessa, ed era tutto: la più preziosa collezioni di libri di cavalli a disposizione del pubblico esistente in Italia è nata quel giorno. Il dottor Mari però riuscì anche a vivere con un cavallo vero in carne e ossa: era un vecchio cavallo da tiro che comprò al mercato bestiame e si portò nella sua villa di campagna, ospitandolo nel vecchio stallino per il cavallo da attaccare che in Emilia è nei bassicomodi, i locali di servizio vicini all’entrata principale della casa ma separati dal giardino o dall’aia. Qui il vecchio cavallo si lasciava viziare senza remore e il dottor Mari diceva agli amici: “La prima cosa che faccio la mattina è aprire la finestra e salutarlo: lui è sempre lì che mi aspetta con la testa fuori dalla mezza porta, e allora io sono felice”.
Il Fondo Mari è alla Biblioteca Estense di Modena, contiene circa 350 volumi.
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