
Dopo l'episodio del cavallino molisano ho fatto un po' di domande in giro e mi hanno aiutata quei mostri sacri della mailing list "Pianeta Cavalli".
Ecco cosa mi ha risposto la gentilissima Daria Scarciglia, avvocato, alla mia stupidissima domanda "Ma se capitasse un'altra volta di trovare un cavallo di nessuno bisognoso di cure, che si dovrebbe fare?":
"Provo a rispondere per quanto riguarda l'aspetto legale.
Occorre per prima cosa che lo stato di salute del cavallo sia refertato da un veterinario, che può essere un privato o del servizio pubblico.
Quindi occorre sporgere denuncia presso i Carabinieri e qui le ipotesi di reato sono diverse:
- introduzione e abbandono nel fondo altrui (636, 639 bis c.p.)
- maltrattamento (544 ter e quater, 727 c.p.)
- omessa custodia e malgoverno (672 c.p.)
- danneggiamento (544 bis, 638 c.p.).
La denuncia sarà evidentemente contro ignoti, ma ciò non toglie che le indagini sono dovute e che tutti gli atti verranno poi trasmessi alla Procura della Repubblica che deciderà, nel termine di 6 mesi, prorogabile una sola volta di altri 6 mesi, se procedere (nel caso in cui i responsabili vengano individuati) o se archiviare.
Colui che ha trovato il cavallo ne diventa custode giudiziario e dovrà agire diligentemente affinché l'animale sia curato, nutrito e sorvegliato, e avrà il diritto di decidere se tenerlo presso di sé o se affidarlo ad altri, restandone, tuttavia, responsabile quanto al suo benessere.
Nell'ipotesi in cui il responsabile dell'abbandono e dei maltrattamenti venga individuato e rinviato a giudizio, il custode dell'animale potrà costituirsi parte civile, o azionare il separato giudizio in sede civile per il risarcimento del danno.
In ogni caso, se a conclusione delle indagini non dovesse essere individuato il proprietario dell'animale, il custode, decorsi 20 giorni, ne diventa proprietario ai sensi dell'art. 925 c.c., con la conseguente piena espansione di tutti i diritti e doveri che derivano dalla proprietà di un animale.
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